Comune di Oriolo Romano – Elezioni amministrative 3 e 4 Ottobre 2021
Candidato Sindaco
Emanuele RALLO
Candidati
Brunella BASSETTI
Giovanni BELLI
Laura BRUZZICHESSE
Cristina CAPORALI
Gianluca CATARLI
Andrea DI COSMO
Francesca GIUSTINI
Vittorio IMPERATORI
Erica PARIS
Massimiliano PARIS
Giovanni Battista PETROCCHI
Matteo RUSSO
PROGRAMMA ELETTORALE LISTA INSIEME PER ORIOLO
PREAMBOLO
La lista Insieme per Oriolo rappresenta l’impegno di un gruppo di persone determinate a lavorare per migliorare costantemente il paese in cui vivono e che possono inserirsi nel solco delle buone pratiche amministrative che nel corso degli anni hanno reso Oriolo un riferimento per molti altri comuni
La lista inoltre ha voluto assumere nella sua costituzione elementi qualificanti e innovativi, proprio per poter avere tutte le caratteristiche per affrontare le sfide amministrative sempre più complesse del nostro tempo: ecco perché abbiamo costruito un gruppo molto giovane, ecco perché abbiamo una forte tendenza alla parità di genere. Non si tratta di casualità, bensì di una scelta convinta, di uno stile che abbiamo voluto ricercare perché necessario per poter fare sempre meglio e per poter provare a interpretare con forze fresche le questioni dei prossimi anni (2021-2026). A ciò si aggiunge la volontà del gruppo consolidato che ha svolto il mandato amministrativo dal 2016 a oggi di proseguire e concludere un’esperienza che complessivamente riteniamo più che positiva.
Nelle linee programmatiche per cui intendiamo impegnarci, la parola chiave della nostra lista, la caratteristica più profonda del nostro orizzonte, è la PARTECIPAZIONE, intesa come pratica reale, continua, profonda, attiva
Lavoreremo per rafforzare e rendere più coinvolgente e operativo, e anche cogente nelle scelte amministrative, il ruolo delle Consulte
Rafforzeremo ulteriormente la gestione di spazi e servizi comunali alla cittadinanza
Proseguiremo, come già sperimentato prima della pandemia, nel ricercare pratiche innovative e vincolanti di bilancio partecipato per costruire scelte comuni
Implementeremo meccanismi decisionali condivisi su questioni strategiche tramite percorsi partecipativi
Semplificheremo i canali diretti per permettere al cittadino di relazionarsi con l’Amministrazione, tramite meccanismi di e-government molto immediati, anche attraverso i social
Presenteremo una volta all’anno un rendiconto programmatico, e moltiplicheremo le occasioni di dibattito e di confronto tematiche. Inoltre, sempre una volta l’anno, svolgeremo un consiglio comunale aperto in piazza, permettendo a tutta la cittadinanza di poter intervenire formalmente.
Cercheremo di incentivare il protagonismo dei comitati, delle associazioni, delle imprese, dei professionisti, di tutti i corpi intermedi che operano e possono operare nella nostra comunità.
Rafforzeremo e continueremo a investire sul gruppo comunale di Protezione Civile, anche realizzando la segnaletica dedicata.
E manterremo in tutti gli ambiti la massima trasparenza possibile, sul bilancio innanzitutto, strumento cardine per ogni Amministrazione, e nel funzionamento complessivo della macchina comunale: le scelte amministrative devono essere chiare, precise, trasparenti, soprattutto sempre comprensibili per tutti i cittadini. E sostenibili, sia dal punto di vista ambientale, sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista sociale
Del resto, l’impatto della pandemia ancora in corso non può lasciarci indifferenti, e deve rappresentare uno stimolo ulteriore a realizzare anche in tempi complicati il massimo delle forme di condivisione e di partecipazione attiva possibili. Anche prendendoci il rischio di sperimentare.
Cercheremo di fare tutto ciò perché la lista Insieme per Oriolo è un gruppo, un gruppo che sa che non c’è progresso reale se non c’è condivisione, se non c’è partecipazione
Anche la persona più capace, più preparata, più motivata, se è da sola, può fare ben poco
Per questo motivo, noi lavoreremo perché la nostra Amministrazione sia l’Amministrazione di tutti, mantenendo l’interesse generale sempre al di sopra di ogni interesse particolare.
C’è un grande futuro davanti a noi, andiamo a prendercelo, tutti insieme!
IL FUTURO DI ORIOLO
Tradizione e innovazione, per costruire i prossimi anni
La tradizione, per lavorare sugli elementi che costituiscono e riempiono di senso la comunità
L’innovazione, per poter mettere a disposizione del nostro paese energie e progetti ulteriori che qualifichino il nostro borgo in maniera continuativa nel tempo
Senza tradizione, l’innovazione non avrebbe un sostrato su cui innestarsi e lavorare. Senza innovazione, la tradizione è destinata a chiudersi in sé stessa
Tradizione e innovazione sono le chiavi per poter gestire il rapporto con Roma e evitare la desertificazione della nostra comunità e del nostro territorio. Una delle caratteristiche del nostro progetto politico è nell’immaginare il futuro in un’ottica di comprensorio, di concerto con le altre realtà che costituiscono l’area ormai conosciuta come Tuscia Romana. Per affrontare problemi complessi, sfide sempre più ampie, c’è e ci sarà bisogno sempre più di risposte collettive e di proposte condivise. Da soli, non si va da nessuna parte
Nella nostra realtà, lavoreremo per incentivare e sostenere la creazione di occasioni di sviluppo. Occasioni molteplici, lavorative, culturali, turistiche, ricreative. Più occasioni Oriolo avrà a disposizione, più avremo assicurato la vita del paese, e quindi il mantenimento di una sua identità. Più il paese sarà vivo, più avremo vinto la sfida del futuro. Nel nostro programma indichiamo le priorità e i modi per dare sostanza al nostro intento. E le indichiamo avendo presente che il documento che proponiamo è e non potrebbe non essere un documento aperto, aggiornabile, revisionabile e integrabile, all’interno degli orizzonti che abbiamo definito
LA PANDEMIA
Non si può non tracciare una linea di riflessione rispetto all’impatto che la pandemia ha avuto sulla nostra comunità.
Al di là della retorica che individua i borghi come luoghi privilegiati, più capaci di resistere all’impatto di accadimenti del genere, sarebbe sciocco affermare che anche a Oriolo non siano emerse nuove fragilità o marginalità, o che non ci siano state recrudescenze rispetto a situazioni familiari e personali già in atto, che hanno richiesto una presenza del nostro ufficio sociale molto impegnativa.
Al contempo, è innegabile che numerosi lavoratori abbiano diminuito il loro pendolarismo verso Roma o Viterbo per lavorare da casa, determinando una maggiore presenza di persone durante la settimana. Conseguentemente, la riflessione sui servizi esistenti, sull’offerta culturale presente, deve poter leggere i cambiamenti in atto.
L’importanza degli spazi all’aperto, il consolidarsi di flussi turistici legati a un passaggio più profondo e più lento sul territorio, l’emergere di nuove esigenze specialmente da parte della popolazione più giovane, particolarmente sofferente durante i periodi di lockdown, sono tutti input che meritano un’attenzione forte e duratura.
L’impatto della pandemia su tutti noi rappresenta un evento assolutamente eccezionale, che potremo comprendere nella sua radicalità e nelle sue conseguenze solo con un tempo adeguato. In tal senso, sarà compito dell’Amministrazione proporre pratiche sperimentali atte a aumentare la consapevolezza di tutta la popolazione rispetto a un evento così imprevedibilmente drammatico. In particolare, immaginiamo di poter avviare pratiche di volontariato di prossimità, che affianchino le persone, e di svolgere dei percorsi pubblici di riflessione, accompagnati da specialisti, sui cambiamenti con cui tutti noi ci stiamo confrontando.
L’URBANISTICA E LA PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO
L’urbanistica è chiaramente l’elemento sostanziale attraverso cui si regola la crescita della nostra comunità. A partire dall’ultima variante del piano regolatore, la nostra visione del paese si declina in interventi concentrati intorno al centro abitato, che permettano di concerto con i privati il realizzarsi dei piani ancora non sviluppati. In tal senso la nostra priorità consisterà nell’agevolare per quanto di nostra competenza i piani che nel corso del tempo non si sono ancora concretizzati, cercando quindi di risolvere le situazioni più complicate.
Anche al fine di semplificare gli obiettivi di pianificazione urbanistica, attraverso un importante contributo regionale abbiamo avviato con l’Università La Sapienza un percorso partecipato per approvare una nuova variante, che adegui chiaramente il nostro PRG al PTPR. da poco adottato, e che soprattutto diventi un volano per l’economia e lo sviluppo locale. In particolare, oltre a rilanciare un’edilizia residenziale di qualità, è necessario prevedere zone per lo sviluppo di attività turistiche e culturali che fino a oggi non erano previste, e che invece crediamo siano strategiche per attività future che i nostri cittadini potranno avviare creando economia locale.
Contemporaneamente, dobbiamo ragionare su come valorizzare il centro storico, tramite interventi di pedonalizzazione parziale e/o totale di alcune aree, specialmente durante alcuni periodi dell’anno, e riprendendo il Piano Particolareggiato del Centro Storico. Per rendere più fruibile il centro storico, dovremo completare il percorso delle Olmate, dove tra l’altro grazie al progetto Ossigeno potremo ricostituire l’unità dell’antico patrimonio arboreo, anche sotto il profilo dell’impianto di illuminazione, valorizzando infine l’asse che giunge fino al Parco del Convento, che dovrà divenire, in collaborazione con la nostra Parrocchia, un vero e proprio punto di ingresso e di sosta al paese (pensiamo per esempio a possibilità di ospitalità legate al turismo religioso e/o dei cammini), e dovremo lavorare sulla Strada Provinciale con ulteriori interventi mirati ai due ingressi del centro urbano per addolcire l’impatto del traffico e rendere più agevoli gli attraversamenti, con una particolare attenzione all’intersezione dell’asse longitudinale delle Olmate sulla Braccianese.
Su Villa Altieri, dopo la messa in sicurezza delle alberature e il recupero del giardino all’italiana, il prossimo imprescindibile obiettivo è la riorganizzazione dei sentieri interni (anche per disabili) e la realizzazione di un nuovo impianto idrico e di un impianto di illuminazione che permetta la possibilità di fruire del parco anche nelle ore serali, facendolo diventare un enorme attrattore per l’estate nonché uno dei luoghi privilegiati per lo sviluppo della nostra comunità. Immaginiamo anche un anfiteatro all’aperto che sfrutti i naturali saliscendi della Villa. Sicuramente, d’intesa con il MIC, andrà affrontata in maniera risolutiva la problematica relativa al muro di cinta, che va recuperato in tutti i tratti in cui sia necessario intervenire.
Sulle strade, dopo i tantissimi interventi di manutenzione straordinaria degli ultimi anni, prevediamo il rifacimento dei pochi tratti non ancora toccati (parte di Bachelet, parte di Borgo Garibaldi, Via Rodari), nonché il rifacimento in sanpietrini di Largo Santacroce. Ulteriore attenzione sarà dedicata alla prevenzione del dissesto idrogeologico: già è stato predisposto e finanziato un progetto esecutivo per la messa in sicurezza dello strategico Fosso del Serrale, e ulteriori risorse potranno essere investite per il completamento del consolidamento del centro storico, anche con un ulteriore intervento sulle cavità ancora presenti soprattutto in prossimità delle strade con transito veicolare: l’obiettivo è di ottenere una declassificazione relativamente alla vincolistica prevista dal PAI. Sempre finalizzato alla messa in sicurezza idrogeologica è in fase di definizione il progetto per il corretto convogliamento delle acque lungo strada Bassanese e per la realizzazione di una rete superficiale per le acque chiare nel tratto finale di via di S. Rocco. Con l’occasione si provvederà alla costruzione di un marciapiede per percorrere in sicurezza il tratto che dall’incrocio di via delle Doganelle porta all’ingresso del cimitero. Altri interventi puntuali per la irreggimentazione delle acque meteoriche saranno previsti nel quadrante Convento – Via Matteotti.
Sulle strade vicinali a uso pubblico, dobbiamo essere molto chiari: dopo l’istituzione del Consorzio di Castellina e di Santi Janni 2 abbiamo il dovere di renderlo operativo immaginando anche di poterlo utilizzare per i cittadini di Santi Janni 1, Ponte Striglia, Piscinello, strade vicinali a uso privato che altrimenti resterebbero senza manutenzioni. Inoltre, prevediamo di concretizzare il percorso del consorzio su Terrafredda arrivando a decisioni definitive condivise su una possibile asfaltatura, utilizzando tale iter anche per ulteriori ragionamenti su Fontanella. Con ACEA completeremo l’estensione della rete idrica prima e fognaria poi su tutto il quadrante della Castellina. A fianco di tutto ciò confermeremo anche una persona all’interno dell’Amministrazione che svolga la delega alle zone periferiche.
Proseguirà l’impegno nella tutela e nel decoro sul cimitero, su cui la nuova gestione ha già permesso la realizzazione di importanti interventi di miglioramento interni. Si sta già lavorando a un impianto di toponomastica efficiente che renda immediata la ricerca dei defunti, collocando un quadro planimetrico d’insieme e quadri per ciascuna singola area con una numerazione interna. Inoltre, si darà luogo al masterplan per l’ulteriore realizzazione di cappelle, loculi e sarcofagi nell’area ancora disponibile o in ulteriori aree da acquisire. Infine, lavoreremo alla messa in sicurezza e al recupero della Chiesa di San Rocco. Ulteriore particolare cura sarà dedicata al verde pubblico, anche continuando a stimolare il protagonismo della cittadinanza, recuperando e migliorando anche le aree oggi meno valorizzate (Largo Pertini, Via XXV Aprile). Sarà anche realizzata un’area per lo sgambamento dei cani in un luogo idoneo individuato con un concorso aperto di idee.
La tutela del nostro territorio sarà garantita attraverso puntuali ampliamenti dell’impianto di videosorveglianza, che rappresenterà uno strumento in più per proteggere i nostri beni comuni.
Infine, sempre coinvolgendo attivamente la popolazione, avvieremo alcuni cambiamenti della toponomastica locale, togliendo i richiami ancora esistenti a casa Savoia con il ricordo delle figure fondamentali della storia di Oriolo, senza dimenticare la toponomastica femminile. In particolare, siamo convinti che Piazza Umberto I dovrà diventare piazza Giorgio Santacroce.
Resta necessario e strategico riprendere con Regione Lazio e RFI la progettazione relativa al sottopassaggio ferroviario, in maniera da affrontare e quindi da risolvere una vicenda annosa per la viabilità e il futuro sviluppo del nostro borgo.
LE POLITICHE PER L’AMBIENTE
La nostra raccolta differenziata, che oltre a un fatto economicamente vantaggioso, è e non può non essere un dovere civico e ambientale, continuerà a essere il nostro gioiello. Migliorandola ancora, partendo dal nuovo piano industriale recentemente approvato, integrando i servizi utili a rendere sempre più facile l’interfaccia e la collaborazione con i cittadini, mantenendo la possibilità di conferire alcuni tipi di rifiuti più particolari (sfalci, inerti). Aumenteremo ancora i punti per differenziare anche su strada e nei parchi. Metteremo in funzione due compostiere di comunità già finanziate, in maniera da ridurre il conferimento presso gli impianti della frazione organica. Inaugureremo la nuova isola ecologica, ormai quasi completata, realizzata su strada Bassanese, molto più vicina quindi al centro urbano rispetto a San Baccano, e che fungerà anche da centro per il riuso. Con due isole in funzione, sarà possibile ripristinare l’originaria funzionalità dell’autorimessa comunale, da utilizzare inoltre come punto di deposito e di consegna dei kit e dei mastelli.
Tramite l’aumento delle percentuali di raccolta, e il miglioramento qualitativo della frazione differenziata inviata alle piattaforme, con particolare attenzione alla selezione dell’alluminio e del cartone, potremo contenere i costi, e quindi fare in modo che chi differenzia di più abbia maggiori vantaggi sulla tariffa. Con il rafforzamento della tariffa puntuale, potremo premiare in maniera sistematica le utenze domestiche e non domestiche virtuose, scoraggiando con i malus le altre, a partire dall’ultimo bando regionale.
Non dovrà mancare chiaramente lo sforzo per ridurre a monte i rifiuti, sia attraverso la promozione di pratiche virtuose, sia attraverso azioni di educazione, sia attraverso il perseguimento di politiche comuni a livello sovracomunale e soprattutto nazionale: sarà nostro compito primario in tutte le sedi in cui operiamo evidenziare la necessità di adottare provvedimenti che consentano di ridurre gli imballaggi all’origine e che penalizzino i fornitori che mantengono linee di produzione ambientalmente impattanti.
La sostenibilità è la parola chiave. E va coniugata con la trasparenza. Tutte le fasi del ciclo dei rifiuti dovranno essere spiegate e rese comprensibili alla popolazione con estrema immediatezza, a partire chiaramente dall’essenziale lavoro svolto dalle scuole, con cui dovrà proseguire un’azione di formazione permanente con momenti annuali dedicati proprio al tema. In tal senso non si potrà prescindere dal lavoro di coordinamento che dovrà svolgere la Consulta delle Politiche Ambientali, anche come Osservatorio Locale per il percorso Rifiuti Zero, anche per stimolare azioni collettive di presa in carico e di pulizia del nostro paese.
Particolare attenzione dovrà essere dedicata alla tematica del decoro, intesa non come semplice operazione di rimozione delle brutture, bensì come pratica attiva, d’intesa con i privati e con i fornitori di servizi per recuperare le facciate del centro storico, e del poggio in particolare, su cui ancora non si è intervenuti, anche riattivando linee di finanziamento regionali, e per eliminare progressivamente i cavidotti ancora presenti. Inoltre, ovviamente, sarà ulteriormente migliorato il servizio di spazzamento manuale nelle aree più frequentate.
Sul fronte dell’energia, dopo l’efficientamento di praticamente tutto il patrimonio comunale, la nuova sfida è quella della comunità energetica: un obiettivo ambizioso, regolato da leggi nazionali, e che potrà realizzarsi d’intesa con Regione Lazio e le associazioni dei consumatori, permettendo vantaggi economici reali e molto forti per i cittadini che aderiranno. Tale obiettivo, oltre a rappresentare un’idea economicamente interessante per la cittadinanza, vuole propriamente collocarsi come percorso concreto atto nel nostro piccolo a impegnare Oriolo nella battaglia contro i cambiamenti climatici. L’intento, quindi, è di facilitare la diffusione di sistemi di produzione che rendano più flessibile la produzione di energia e riducano il carico sulla rete con le relative perdite.
Sarà doveroso procedere anche sui ragionamenti complessivi di studio e di analisi, in maniera da arrivare all’adozione del PAESC.
Infine, prevediamo, anche sviluppando una progettualità sovracomunale già abbozzata all’interno del nostro Parco Regionale, di installare nuove postazioni per la ricarica elettrica dei veicoli e di mezzi alternativi di trasporto, anche in un’ottica di sviluppo turistico. Contemporaneamente, anche in un’ottica di sicurezza e vivibilità, prevediamo l’istituzione di zone 30 in alcune aree del paese.
LE POLITICHE PER LO SVILUPPO
Per incentivare l’attività imprenditoriale nella nostra comunità, dovremo individuare i metodi migliori su come utilizzare la leva fiscale, sostenendo le imprese di qualità che garantiscano una presenza di periodo nella nostra realtà. Per far ciò si definiranno, attraverso un discorso condiviso, le necessità del tessuto commerciale e produttivo della nostra comunità, andando così a fornire all’iniziativa privata indicazioni chiare su quali potrebbero essere i settori su cui investire, realizzando un vero piano per il commercio. Inoltre, va precisata la progettualità inerente il centro storico inteso e immaginato come centro commerciale naturale, con interventi precisi e omogenei dal punto di vista del decoro, (già è finanziato il recupero delle mura civiche) e va creato un marchio riconoscibile legato al nome di Oriolo con una vetrina fisica individuata per esempio all’interno del Punto Turistico organizzata anche online attraverso la creazione di uno store dei prodotti locali. All’interno del circuito delle attività commerciali dovremo lavorare di concerto con l’associazione di categoria per poter introdurre una particolare scontistica utilizzabile solo all’interno della rete degli esercizi locali.
Dovremo lavorare sulla promozione del territorio su un orizzonte pluriennale, evitando le iniziative una tantum che non offrono prospettive di sviluppo nel medio-lungo periodo.
L’Amministrazione dovrà anche intervenire attraverso la nuova variante in corso per arrivare a organizzare le aree artigianali e industriali ancora non sfruttate, con l’obiettivo poi di poter dar vita in una di tali aree a una Scuola dei Mestieri, che a partire da alcune progettualità già a disposizione, lavori con l’intento di creare un polo delle eccellenze artigianali oggi esistenti nella nostra comunità, con l’idea di trasmettere saperi e conoscenze. Realizzare un discorso del genere non solo qualificherebbe Oriolo verso l’esterno, andrebbe anche a rappresentare una via locale di sviluppo sostenibile che potrebbe nel corso del tempo creare occupazione sull’esempio di altre interessanti esperienze esistenti in Italia. Proprio all’interno dei ragionamenti relativi alle norme edilizie in vigore, bisognerà comprendere quale strumento utilizzare per incentivare commercianti e artigiani a insediarsi nuovamente nelle botteghe del centro storico. Realizzare quindi un Piano del Commercio vero e proprio rappresenta uno strumento irrinunciabile per poter ragionare sui prossimi anni.
Inoltre, bisognerà istituire attraverso convenzioni con agenzie specializzate uno sportello comunale per il lavoro, che supporti le persone in tutto il percorso necessario per la ricerca di sbocchi lavorativi o per l’avvio di una propria attività.
Infine, il punto strategico dei prossimi anni riguarderà la costituzione, secondo il dettato della nuova legge regionale, di una cooperativa di comunità, che potrà gestire la fruizione di Villa Altieri e, con l’accordo dell’Università Agraria, del Parco della Mola, insieme con i servizi turistici integrati, con l’obiettivo di creare occupazione in loco impiegando le persone che aderiranno alla cooperativa: si tratta di una sfida estremamente ambiziosa, che potrà rappresentare un vero punto di svolta per la nostra comunità, su cui sarà necessario un lavoro fortissimo.
Non dimentichiamo la necessità di sviluppare la connettività: dopo l’attivazione della fibra FTTC, ora dobbiamo puntare alla realizzazione della rete della banda ultra-larga.
LE POLITICHE TURISTICHE
Il nostro obiettivo è innanzitutto destagionalizzare i flussi turistici: per fare ciò, è necessario ragionare imprescindibilmente a livello di comprensorio, puntando con forza sullo sviluppo della rete sentieristica grazie alle partnership con il CAI e con il Parco di Bracciano e Martignano. La nostra rete sentieristica, con ovviamente il punto cruciale sulla Faggeta Patrimonio UNESCO di Monte Raschio, può essere la chiave per attirare turismo di qualità, invogliando in primis i camminatori e i ciclisti. In tal senso immaginiamo piccole operazioni mirate per riqualificare punti strategici, come per esempio avverrà per l’area della Fontana Vecchia. Dovremo sicuramente ragionare anche per allargare le aree di sosta per i camperisti e migliorare complessivamente la segnaletica turistica, con particolare attenzione ovviamente alla Faggeta Patrimonio UNESCO.
Nel futuro, la rete sentieristica dovrà integrarsi con l’intero percorso della Via Clodia, che d’intesa con gli altri comuni interessati permetterà al turista di muoversi su un asse che connette Roma fino a Saturnia, sfruttando la centralità di Oriolo data la presenza strategica della ferrovia.
Andrà organizzato un Punto Turistico gestito da un ente terzo, tendenzialmente la cooperativa di comunità, e bisognerà ragionare su un sistema integrato degli eventi oriolesi, che unifichi le modalità di fruizione dei beni che esistono e che andremo a qualificare, oltre a un’attenzione particolare per la tradizionale Festa della Madonna della Stella e al rilancio di un momento che connetta i risultati positivi ottenuti in passato dalla Festa delle Tradizioni Popolari e Contadine e da AgriOriolo. Inoltre, continuando a rafforzare la nostra Pro Loco, immaginiamo di costruire, sulla scorta del successo dei programmi estivi del 2020 e del 2021 di “Oriolo un borgo all’aperto”, una serie di eventi che proseguano per tutto l’anno incentivando una presenza costante di turisti.
Sulla Faggeta Patrimonio UNESCO, ora la prospettiva è il piano di gestione, che è in fase di elaborazione da parte dell’Università della Tuscia, e che potrà offrire indicazioni pratiche e strategiche per ulteriori ipotesi future. Alcuni ragionamenti dovranno riguardare il settore dell’ospitalità, su cui sono possibili sviluppi interessanti che potrebbero interessare sia il centro storico sia alcune aree esterne.
Una delle sfide più importanti per la nostra comunità riguarda sicuramente il sito della Mola. Definendo con chiarezza i rapporti con l’Università Agraria, si dovrà procedere innanzitutto a rendere pienamente fruibile l’area, risolvendo il problema dei gas nella maniera meno impattante possibile. Quindi, il futuro che immaginiamo tiene insieme sia l’elemento ricreativo, permettendo così di poter vivere l’area e di poter godere delle piscine, sia l’elemento storico-naturalistico, che deve consistere in un percorso che punti sul Mulino con le vie d’acqua e sulla protezione delle specie botaniche esistenti in loco. Per quanto riguarda il Mulino, l’obiettivo è di intervenire sul restauro tramite un’opera di mascheramento che evidenzi la reale struttura dello stabile e di completare a scopo didattico il recupero delle vie d’acqua fino alla “mola” dimostrativa. Inoltre, allestendo anche l’area di ingresso in maniera da fungere da punto di ricezione, e puntando sempre sul Mulino per costruire un’esperienza di turismo naturalistico immerso nella natura con la possibilità di dormire in loco, avremo finalmente un sito degno su cui investire e poter ragionare per una gestione futura, che come già accennato possa muoversi con l’apporto della cooperativa di comunità. Infine, tutto ciò può essere ragionato all’interno di un orizzonte di valorizzazione che passi per il riconoscimento da parte di Regione Lazio del Parco della Mola come Monumento Naturale. In tal senso ci impegneremo, d’intesa con la nostra Università Agraria, per presentare e sviluppare uno specifico percorso progettuale, che possa attirare i necessari finanziamenti.
Chiaramente, potremmo prevedere altre esperienze di turismo innovativo (bubble room, case sull’albero), e ragionare su un’ipotesi di esperienza peculiare locale che sfrutti e valorizzi o l’elemento storico (poniamo come suggestione un ipotetico villaggio dei capannari) o l’elemento naturalistico (valuteremo esperienze già diffuse come quelle dei parchi avventura o esperienze meno conosciute, per esempio un percorso di canyoning lungo il Mignone). Evidentemente, tali suggestioni sono legate anche alle riflessioni relative alla nuova variante al PRG.
Potrebbe essere interessante, sulla scorta di alcune esperienze in corso di svolgimento anche in altri borghi d’Italia, un progetto di marketing che attiri, grazie alla centralità della nostra posizione rispetto a molteplici mete, un turismo straniero interessato anche al nostro mercato immobiliare.
Ovviamente, sarà strategico costruire un portale turistico dedicato. In tal senso, tutti gli interventi potranno e dovranno essere resi ancor più funzionali attraverso una digitalizzazione ragionata e coordinata delle informazioni e di una spinta verso la loro promozione attraverso i nuovi mezzi di comunicazione, favorendo la conoscenza del territorio da parte del turista e aiutandolo nella scelta del percorso da intraprendere per visitare il nostro borgo e tutto il nostro comprensorio.
LE POLITICHE CULTURALI
Il rapporto con Palazzo Altieri è diventato centrale per la vita della nostra comunità: un centro che, al di là della pandemia, ospita e ha ospitato proposte culturali svariate e di elevato livello svolgendo in maniera completa la sua funzione di Museo. L’accordo di valorizzazione siglato con il Ministero e con Regione segna il tal senso un cambio di paradigma notevole. Ora, bisognerà realizzare il primo set di finanziamento, completando la messa in sicurezza del collegamento Palazzo-Parco e il trasferimento della biblioteca nei nuovi locali individuati, oltre al completamento del piano strategico in fase di realizzazione da parte di LazioCrea.
Nei percorsi culturali che immaginiamo a Oriolo il tour a Palazzo Altieri con l’approccio alla Villa dovrà essere integrato con la possibilità di visitare, in collaborazione con la Parrocchia, le nostre chiese, San Giorgio innanzitutto, nonché Sant’Anna e il Convento, in modo da incentivare un passaggio molto più intenso e profondo all’interno del paese. Immaginiamo di creare, a partire dalla guida realizzata nel 2017 “Oriolo Romano lungo la Via Clodia”, una serie di percorsi culturali, evidenziati con apposita segnaletica, all’interno del centro storico del nostro borgo.
La fase di ricostruzione della biblioteca comunale dovrà proseguire incentivando il protagonismo della cittadinanza e delle associazioni al fine di garantire una fruizione radicalmente nuova. La biblioteca in un paese come il nostro, può e deve rappresentare uno dei luoghi di aggregazione per eccellenza, facendo riscoprire a tutti la socialità e la bellezza di fruire di un patrimonio che stimolerà le intelligenze locali: molteplici sono i momenti e i servizi attraverso cui nella biblioteca ci si potrà esprimere, dialogando con il territorio e dando ascolto alle esigenze di ogni utente. Daremo vita a un Comitato di Gestione proprio per permettere un approccio diverso e moderno al servizio e per immaginare una programmazione di attività che possa svolgersi attraverso tutto l’anno. Resterà cruciale il programma “Oriolo città che legge”, che fino all’esplodere della pandemia ha rappresentato un motore essenziale per stimolare il protagonismo della cittadinanza. In tal senso, bisognerà siglare un nuovo Patto Locale per la Lettura, che tenga conto dell’esperienza maturata nel corso degli anni appena passati, proprio per dare maggiore e nuova spinta al suddetto programma. Essenziale e da continuare a valorizzare l’esperienza della Consulta delle Politiche Culturali, una delle più attive nell’ultimo quinquennio.
Ovviamente, la disponibilità dei locali comunali per tutte le realtà associative operanti nel territorio resterà inalterata e anzi rafforzata, e un ragionamento su ulteriori spazi per la cultura dovrà essere previsto nella realizzazione della nuova variante al PRG. Senza spazi adeguati, le politiche culturali soffrono.
Non nascondiamo un’attenzione sullo storico Palazzo del Governatore, su cui una volta concluso l’iter giudiziario attualmente in corso l’Amministrazione valuterà la soluzione più percorribile.
Infine, il lavoro fatto per trasferire e valorizzare l’archivio storico dovrà proseguire, in relazione innanzitutto agli altri archivi storici esistenti nella nostra comunità, in modo da creare una banca dati integrata delle memorie cittadine. Su tale settore prevediamo iniziative di formazione relative proprio alla storia dei nostri documenti, con la possibilità di organizzare momenti di divulgazione alla popolazione. Sicuramente, realizzeremo un opuscolo relativo ai vestiti della tradizione della “Madonna della Stella”, con l’obiettivo di una ipotetica mostra futura.
Non dimentichiamo la figura di Marconi: la chiave dei ricorsi storici per immaginare un percorso sulle nuove tecnologie digitali rappresenta una suggestione da coltivare.
LE POLITICHE GIOVANILI
Sulle politiche giovanili, si deve partire dal ruolo del Consiglio dei Giovani, che va nuovamente rafforzato, a partire dal prossimo rinnovo. Bisognerà sviluppare di concerto con gli altri Comuni del comprensorio anche nuovamente il Servizio Informagiovani, declinato sempre più specificamente a sostegno della formazione e dell’informazione per la popolazione under 25, anche con l’intento di favorire e rendere praticabili scambi interculturali e progetti qualificanti utilizzando la programmazione europea, sempre privilegiando un approccio bottom up rispetto a azioni dall’alto
Favorendo il protagonismo anche di gruppi informali e associazioni, sarà possibile rilanciare i festeggiamenti del Carnevale e recuperare i gemellaggi già in essere, in modo da ampliare le possibilità immediate per poter avere esperienze all’estero.
A partire dagli interventi relativi al prossimo trasferimento della biblioteca comunale, si può immaginare che i locali liberati siano messi a disposizione delle esigenze delle fasce più giovani, tramite possibilmente l’operatività del Consiglio dei Giovani, in modo che finalmente sia dedicato in maniera quasi esclusiva uno spazio adeguato alle esigenze della nostra popolazione under ’25.
Il Consiglio dei Giovani potrà e dovrà offrirsi da interlocutore per i giovani del territorio, cercando di favorire la loro interazione e partecipazione, al fine di poter essere un collante tra esigenze e attitudini diverse e cercando di favorire l’interazione tra le stesse, in modo da creare una realtà nuova e autentica, radicata nel territorio e capace di dialogare anche all’esterno. In questi anni sono state numerose le proposte destinate al mondo giovanile, e però non sempre si è riusciti a cogliere nel segno: proprio per questo sarà fondamentale trovare il giusto canale per poter permettere a tutti di interagire e partecipare. L’idea è di partire da eventi volti a creare un’aggregazione ludica tra i giovani per poi riscoprire insieme il senso di appartenenza a un gruppo sociale più grande che possa trovare uno spazio aggregativo adatto al suo crescere e svilupparsi.
Sarà importante pensare alle politiche giovanili nel loro essere realtà trasversale, una realtà che afferisce con le politiche sociali, culturali, del lavoro, e con la vastità dei servizi pubblici esistenti a livello comunale e specialmente sovracomunale.
Inoltre, vogliamo sostenere lo studio, con criteri semplici per accedere a borse di studio che possano aiutare concretamente i meritevoli nel loro percorsi, con un’attenzione particolare all’istruzione superiore e universitaria.
Un percorso di socialità e di formazione interessante può riguardare lo studio della musica, specificità su cui Oriolo può rivendicare una solida tradizione incarnata dalla scuola oggi gestita dalla Banda Musicale G. Puccini, e che può ulteriormente svilupparsi.
LE POLITICHE SOCIALI
La qualità di un progetto politico si deve declinare in maniera importante nelle politiche sociali, per garantire il massimo sostegno possibile alle fasce più deboli e alla famiglia nel suo complesso.
Il nostro ufficio sociale, che già durante la fase più acuta della pandemia ha operato al meglio, è ora in grado di garantire una capacità di intervento tempestiva e efficace, e quindi proseguiremo ancora nel suo rafforzamento, anche in un’ottica di sistematizzazione dei servizi distrettuali.
Cercheremo di unire all’approccio di sostegno già in essere un approccio attivo, che valorizzi all’interno della comunità le forze e le energie che alcune fasce di cittadini possono mettere a disposizione. Pensiamo in particolare alle casalinghe e ai neopensionati, a cui il nostro paese deve offrire, in un contesto di welfare integrato di comunità, percorsi concreti su cui poter interagire, andando quindi a stimolare il protagonismo di cittadini che possono ricoprire un ruolo importante sia nel supporto verso altre fasce più deboli sia nella gestione di specifici progetti, quali per esempio l’assistenza domiciliare diretta a favore dei più anziani integrata anche per esempio con la consegna a domicilio dei farmaci e della spesa. Anche il ruolo del nostro Centro Sociale deve essere sempre più rilanciato, per non cadere nelle stereotipie che individuano l’anziano come elemento passivo: il Centro Sociale, passato il momento acuto della pandemia, può e anzi deve svolgere la funzione di catalizzatore di pratiche innovative, anche sotto della cura dei beni comuni. Prevediamo infine anche azioni di supporto e di educazione legate alla prevenzione e alla gestione dell’Alzheimer e delle altre patologie senili, stabilendo dei partenariati con associazioni specifiche che accompagnino e guidino le nostre politiche.
Un’attenzione specifica dovrà essere investita nella protezione delle famiglie, che hanno subito in maniera diretta la crisi degli ultimi anni: in particolare sarà importante costruire un piano anticrisi che metta a disposizione della nostra comunità iniziative specifiche legate alla costruzione di un’economia domestica che valorizzi lo scambio, il riuso, il recupero e il riciclo, e che operino su momenti di supporto specifici e anche informali, che abbiano l’obiettivo di far uscire le famiglie in difficoltà dal loro isolamento, anche attraverso momenti più conviviali. Un ruolo importante, già ampiamente svolto durante la pandemia, sarà sicuramente legato al protagonismo della nostra Parrocchia con la CARITAS e della Chiesa Avventista con ADRA.
In questo contesto il riavvio della Consulta delle Politiche Sociali è un elemento essenziale per dar corpo alla nostra idea di welfare di comunità. In maniera specifica, immaginiamo anche un approccio basato sulla filosofia della banca del tempo, che permetta scambi di competenze gratuiti, con supporto quindi alle famiglie a seconda delle possibilità che ognuno possa mettere a disposizione
Dovremo continuare a sostenere la nostra Consulta per le Politiche di Genere e la capacità di Spazio Supporto Donna di essere centro di ascolto e di incontro, recuperando l’esperienza anche dello sportello per le donne vittime di violenza interrotta durante la pandemia.
Strategico sarà il rapporto con il Comitato della Croce Rossa, oltre che per il sostegno complessivo alla qualità dei nostri servizi sociali, con trasporti e politiche di assistenza già in atto, anche con l’istituzione di un servizio prelievi. Possibile nello sviluppo della relazione oggi in essere anche l’istituzionalizzazione della figura dell’infermiere di comunità.
In tal senso, anche per via dell’impatto della pandemia, bisognerà dedicare particolare cura al benessere complessivo della persona: incentiveremo in tutti i modi uno stile di vita sano, sensibilizzando la popolazione su diverse tematiche, quali la lotta dalle dipendenze, una corretta alimentazione, l’importanza della prevenzione.
Infine, relativamente alle persone diversamente abili: in tal senso, uno degli obiettivi è la realizzazione del PEBA, cioè del piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche, che dovrà essere la cartina di tornasole per le nostre politiche, lavorando inoltre su approcci personalizzati che possano accompagnare e aiutare il disabile in tutte le sue aspirazioni, dal primo approccio con le scuole fino al lavoro e alla pratica sportiva
LE POLITICHE SCOLASTICHE
Continuerà l’attenzione ai nostri edifici scolastici, in particolare per ciò che riguarda le manutenzioni, che dovranno essere continue nel tempo. Sull’edificio più datato, la nostra scuola media, prevediamo inoltre continue azioni di efficientamento energetico, oltre alla realizzazione di un’aula natura. Per quanto riguarda la scuola elementare, prevediamo il rifacimento completo del giardino. Puntiamo anche a mettere a disposizione delle famiglie, in base alle esigenze, servizi di prescuola e di doposcuola.
Prevediamo, nell’ottica di recuperare gli spazi di socialità compressi con la pandemia, di ripristinare i centri estivi diurni e residenziali.
Continueremo a potenziare ancora il servizio di asilo nido, da settembre aumentato fino a una ricettività di 40 posti, con l’obiettivo di ridurre ancora le tariffe di accesso, già tra le più basse della Regione, riqualificandone inoltre gli spazi esterni.
Rafforzeremo ulteriormente le proposte formative, con particolare attenzione all’educazione alla sostenibilità ambientale, all’educazione civica, allo sport.
Riavvieremo il progetto “Città dei Bambini”, interrotto durante la recente fase emergenziale.
Infine, è nostra intenzione acquistare un pulmino elettrico, nonché proporre il discorso del piedibus, per poter offrire un servizio innovativo e interessante alle famiglie che abitano all’interno del centro urbano.
LO SPORT
Continuerà la grande collaborazione con le realtà sportive, soprattutto nella gestione degli impianti, con l’impegno dell’Amministrazione per sostenere le manutenzioni straordinarie e garantire quindi la fruibilità dei campi e dei locali, evidenziando inoltre la necessità di rilanciare pratiche di promozione sportiva, a partire dalle scuole e in generale destinate a tutta la comunità.
Al fine di completare le strutture a disposizione, l’intento è di realizzare, dopo il campo da calcetto inaugurato di recente, un secondo campo da tennis, a completare l’area degli impianti sportivi. Si dovranno proseguire ulteriori azioni di efficientamento energetico a partire dalla palestra e per il futuro si dovrà ragionare sulla possibilità di ampliare gli spogliatoi oggi esistenti. Il tutto con l’obiettivo di mantenere e di favorire la gestione di Polisportiva anche per garantire l’accesso agli impianti a tariffe molto vantaggiose. Chiaramente, si stimolerà Polisportiva stessa per fare in modo che l’area degli impianti migliori ancora il suo decoro complessivo, con particolare attenzione alla necessità di non trascurare i piccoli interventi di manutenzione e di pulizia
L’area degli impianti potrà poi essere connessa con un percorso che qualifichi Oriolo come città della corsa e del cammino, mettendo a sistema il supporto della FIDAL, che avrà il proprio asse nel tratto longitudinale delle Olmate, fino a congiungersi con il Parco del Convento e con l’area attrezzata a corpo libero a Colle degli Olmi: su entrambi i siti, tra l’altro, si prevede di continuare a migliorare e a implementare le attrezzature già a disposizione. In tal senso potrebbe essere importante, d’intesa con il mondo sportivo, lavorare sia su un sostegno alle discipline dell’atletica leggera, soprattutto dopo le recenti Olimpiadi, sia valutare in una discussione pubblica che coinvolga in primis Polisportiva e tutto il vasto mondo degli sportivi oriolesi se e quali ulteriori impianti potrebbero essere necessari.
Nelle aree più esterne del paese, all’interno della nuova variante al PRG, si cercherà di individuare sia un’area idonea per permettere di riorganizzare una pista da motocross colmando così un’esigenza ancora oggi viva sia, in accordo con il gruppo ciclistico di Oriolo, con cui tra l’altro è già presente una importante collaborazione, una bike area, dove poter dar vita a una scuola di ciclismo, e dare così il giusto riconoscimento a un movimento estremamente vivace.
La pratica sportiva quindi come grande elemento di identità della comunità e come polo di interesse anche per non oriolesi, in cui non si lascia indietro nessuno, men che meno gli anziani e i diversamente abili, verso cui l’Amministrazione dovrà dedicare particolari progettualità continuative nel tempo
Il candidato Sindaco
Emanuele Rallo